La creatività spesso insegue e traduce le emozioni, di qualunque colore e natura siano e le espressioni artistiche riflettono i tumulti reconditi del nostro subconscio. Nascono così linguaggi espressivi differenti, nel mio caso pittura e poesia, il cui fine comune è sempre quello di cercare, in qualche modo, di portare alla luce e comunicare i variegati stati dell’anima.
Capita che anche il sole, a volte, si distragga e per un attimo si volti distrattamente da un’altra parte lasciando al buio pezzi dell’esistenza di ogni individuo. A quel punto risulta facile smarrire il proprio sentiero e perdere la linea dell’orizzonte.
Il mio percorso espressivo cerca di esplorare, in termini estetici, l’eterno contrasto tra ordine e caos, tra istinto e ragione, alla perseverante ricerca di un equilibrio. Ricerca che trova un suo parallelo esistenziale nella vita di ognuno di noi e si riflette nella realtà che ci permea, ci manipola e ci rende esseri umani unici con caratteristiche e visioni differenti tra loro.
La ricerca di equilibrio come costante indissolubile. Equilibrio tra stati dell’animo complessi, contrastanti e a volte indefinibili che si scontrano in una metaforica prova di forza e tracciano il cammino di ogni individuo.
Inseguo, quindi, un equilibrio estetico nella surreale vitalità dell’astrazione pittorica che prova ad esprimerne l’essenza. Contrasto, in tal senso, tra colori apparentemente distratti, vivaci o malinconici e forme, geometricizzanti per lo più, che cercano di delineare e circoscrivere l’istinto e il sogno, l’irrazionale e la passione.
Forme e colori insieme, quindi, aggregati in armonia acquistano significato e dimensione. Usati e modificati, nascono e mutano fino a quando non riescono a comunicarmi il loro spirito, la loro essenza.
A quel punto il rito è compiuto. Il raggiungimento di un equilibrio appunto.
Capita che anche il sole, a volte, si distragga e per un attimo si volti distrattamente da un’altra parte lasciando al buio pezzi dell’esistenza di ogni individuo. A quel punto risulta facile smarrire il proprio sentiero e perdere la linea dell’orizzonte.
Il mio percorso espressivo cerca di esplorare, in termini estetici, l’eterno contrasto tra ordine e caos, tra istinto e ragione, alla perseverante ricerca di un equilibrio. Ricerca che trova un suo parallelo esistenziale nella vita di ognuno di noi e si riflette nella realtà che ci permea, ci manipola e ci rende esseri umani unici con caratteristiche e visioni differenti tra loro.
La ricerca di equilibrio come costante indissolubile. Equilibrio tra stati dell’animo complessi, contrastanti e a volte indefinibili che si scontrano in una metaforica prova di forza e tracciano il cammino di ogni individuo.
Inseguo, quindi, un equilibrio estetico nella surreale vitalità dell’astrazione pittorica che prova ad esprimerne l’essenza. Contrasto, in tal senso, tra colori apparentemente distratti, vivaci o malinconici e forme, geometricizzanti per lo più, che cercano di delineare e circoscrivere l’istinto e il sogno, l’irrazionale e la passione.
Forme e colori insieme, quindi, aggregati in armonia acquistano significato e dimensione. Usati e modificati, nascono e mutano fino a quando non riescono a comunicarmi il loro spirito, la loro essenza.
A quel punto il rito è compiuto. Il raggiungimento di un equilibrio appunto.