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Si è cosi'. E' sempre questione di equilibrio o almeno per me lo è. In realtà della sua eterna e costante ricerca. Ci troviamo a spasso per l'esistenza raccogliendo esperienze, emozioni, sentimenti che indissolubilmente si tatuano sulla nostra psiche e ci definiscono come individui. Nel bene e nel male. E' un percorso lungo, a volte, quasi sempre forse, senza fine. La ricerca di equilibrio come aspettativa che sottende all’intera esistenza dell’individuo.
Tempo fa ho provato a dargli contenuto e forma costruendo un doppio percorso espressivo parallelo ‘Questione_di_Equilibrio', pittorico/poetico, tramite cui, con linguaggi diversi, ho tentato di rappresentare ed esprimere, appunto, questo processo di ricerca. Si è trattato, quindi, di mettere in scena due rappresentazioni parallele. Da un lato l’equilibrio dal punto di vista estetico, ricercato attraverso la vitalità dell’astrazione pittorica che esprime il contrasto tra il caos dei colori e l'ordine generato dalle forme. Dall’altro anche una seconda prospettiva che utilizzava invece le parole, poesie, per rappresentare quella sottile linea che è l’equilibrio psicologico umano penetrando ed esplorando in profondità, nella sfera più intima, nel linguaggio dell’anima, nei paradossi dell’essere e del vivere. Confessare, descrivere e mettere allo scoperto le debolezze, i conflitti umani interiori, l’indecisione nell’incedere quotidiano. La fragilità dell’individuo che evolve e si trasforma in un costante susseguirsi di tensioni emotive.
Alla fine è sempre, quindi, questione di equilibrio o almeno per me lo è.
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